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Raccolta funghi in Toscana

In Toscana la raccolta dei funghi epigei è disciplinata dalla Legge Regionale 22 marzo 1999 numero 16 “Raccolta e commercio dei funghi epigei spontanei” e successive modifiche ed integrazioni.

Per raccogliere i funghi sul territorio regionale è necessario avere l’autorizzazione rilasciata dalla Regione. Questa autorizzazione è costituita dalla ricevuta di pagamento degli importi previsti (vedi più avanti) accompagnata dal documento d’identità.

Ricordiamo che la raccolta dei funghi epigei è consentita nei boschi e terreni non coltivati nei quali è permesso l’accesso e non sia riservata la raccolta dei funghi stessi. Nei parchi nazionali e regionali e nelle altre aree protette la raccolta dei funghi può essere soggetta a norme diverse e subordinata al possesso di autorizzazioni rilasciate dai soggetti gestori, sulla base di specifici regolamenti.

Estremi per il versamento

Il versamento della quota prevista come autorizzazione deve essere effettuato sul conto corrente postale n. 6750946 intestato a Regione Toscana oppure tramite bonifico bancario codice IBAN IT87 P076 0102 8000 0000 6750 946.

È possibile inoltre pagare la quota tramite IRIS, la piattaforma della Regione Toscana per i pagamenti su Servizi Toscana.

La ricevuta deve riportare la causale ‘Raccolta funghi’ e va conservata e portata con se al momento della raccolta dei funghi unitamente a un documento di riconoscimento

I dati della persona che effettuerà la raccolta devono essere riportati sul bollettino in tutte le parti che lo compongono; analogamente, nel caso di versamento effettuato da chi esercita la potestà genitoriale per conto di minori di anni diciotto, dovranno essere riportate le generalità del minore.

Quote residenti in Toscana

I residenti in Toscana devono versare 13 (tredici) euro per l’autorizzazione valida sei mesi oppure 25 (venticinque) euro per quella valida un anno. Questi importi sono ridotti della metà per chi risiede nei territori classificati come montani ai sensi della Legge 25 luglio 1952 numero 991 “Provvedimenti in favore dei territori montani“.

La stessa riduzione spetta ai ragazzi di età compresa tra i 14 e i 18 anni che abbiano frequentato un corso di informazione o educazione previsti dalla ricordata Legge Regionale 16/1999.

Coloro che vogliano raccogliere i funghi epigei nel solo territorio del comune di residenza non sono tenuti a munirsi di alcuna autorizzazione.

Quote non residenti in Toscana

I non residenti che vogliono raccogliere funghi ipogei sul territorio toscano devono pagare 15 euro per un giorno, 40 euro per sette giorni consecutivi oppure 100 per un anno.

Condizioni per la raccolta

La raccolta può essere esercitata da un’ora prima del sorgere del sole a un’ora dopo il tramonto. Nella raccolta non devono essere usati strumenti che rovinano il micelio, lo strato superficiale del terreno e gli apparati radicali della vegetazione.

I funghi devono essere riposti in contenitori rigidi e areati, atti a diffondere le spore. E’ vietato l’uso di sacchetti di plastica.

Il limite di raccolta giornaliero per persona è di tre chilogrammi a testa, salvo il caso di un singolo esemplare o più esemplari concresciuti di peso superiore; il tetto giornaliero sale a dieci solo nel caso in cui i residenti nei territori classificati montani della Toscana, facciano la raccolta nel proprio comune di residenza. Non ci sono limiti, invece, per imprenditori agricoli e soci di cooperative agroforestali che, in possesso dell’attestato di idoneità al riconoscimento delle specie fungine rilasciato dagli Ispettorati micologici, svolgano la raccolta, a fini di integrazione del proprio reddito, nella provincia di residenza. In questo caso occorre far pervenire una segnalazione  certificata di inizio attività (SCIA) allo sportello unico per le attività produttive (SUAP).

È vietata la raccolta di esemplari delle seguenti specie, nel caso in cui la dimensione del cappello sia inferiore a quattro centimetri per il genere Boletus (porcini) e due centimetri per l’Hygrophorus marzuolus (dormiente) e per il Lyophyllum gambosum (prugnolo)

E’ vietata inoltre la raccolta dell’Amanita caesarea (ovolo buono) quando non sono visibili le lamelle.

Corsi regionali per la raccolta e il consumo dei funghi epigei

L’AMB – Gruppo di Pontedera “A. Vichi” organizza, nell’ambito della convenzione tra Regione Toscana e AGMT, corsi propedeutici alla raccolta e al consumo dei funghi epigei. Per maggiori informazioni visita la sezione dedicata.

Per la raccolta dei fungi ipogei esistono specifiche autorizzazioni per le quali si rimanda alla pagina del sito istituzionale della Regione Toscana.